Nuove rivelazioni-bomba fanno
tremare la diplomazia Usa

Por Anna.M azzone
26.11.2010
Foto - Julian Assange

Questa volta oltre ai militari è la diplomazia Usa che vive uno stato di fibrillazione. Secondo Sky News WikiLeaks potrebbe rivelare sin da oggi circa tre milioni di mail e cablogrammi riservatissimi che dalle ambasciate di tutto il mondo sono confluiti a Washington. Gli americani starebbero già correndo ai ripari, per mitigare gli effetti della pubblicazione.
.“Questa è dinamite diplomatica“. Così definisce le nuove informazioni di Wikileaks il responsabile della politica estera di Sky News, Tim Marshall. Le rivelazioni che già da oggi potrebbero essere pubblicate sul sito di Julian Assange avranno un effetto-bomba a Washington e metteranno a nudo il mondo dei diplomatici e tutta la mole di cablogrammi top secret che quotidianamente le sedi diplomatiche Usa inviano a Washington, per informare lo staff del presidente Barack Obama della situazione politica del Paese in cui si trovano e delle informazioni raccolte da politici e imprenditori del luogo, in maniera tale che poi Washington possa disegnare la strada delle sue politiche estere.
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Secondo i “cinguettii” di WikiLeaks su Twitter, emissari americani avrebbero già contattato i governi di alcuni paesi (Svezia, Danimarca, Norvegia, Canada, Australia e Gran Bretagna tra i primi) per metterli al corrente delle notizie che verranno presto pubblicate e che li riguardano direttamente. Mentre secondo fonti del quotidiano Il Tempo, anche l’Italia sarebbe stata raggiunta da una telefonata di Washington e la cosa avrebbe preoccupato i piani alti della politica. .
Gli scambi diplomatici con Roma coprirebbero dieci anni (dal 2000) e conterrebbero annotazioni sulla situazione politica italiana, sulle considerazioni di politici della maggioranza e dell’opposizione che si sono susseguiti in questo decennio e sulle richieste fatte da imprenditori e politici stessi al governo Usa.
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Insomma, un “pacchetto” di informazioni che potrebbe ridisegnare la politica estera (e interna) italiana dell’ultima decade. “Quelle rivelazioni creeranno tensioni nelle relazioni con i nostri diplomatici e i nostri amici nel mondo“, ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Philip J. Crowley, aggiungendo che gli americani si stanno “preparando per lo scenario peggiore”.
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E già, perché sembra che tra le mail di prossima pubblicazione vi siano una serie di commenti molto poco “diplomatici” su alcuni leader mondiali, commenti che gettano in serio imbarazzo Washington e che riguarderebbero - tra gli altri - il premier russo Vladimir Putin, il presidente afghano Hamid Karzai e il suo omologo pachistano, Asif Alì Zardari.
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D’altronde, che ci siano rivelazioni-bomba lo sottolineava qualche giorno fa la stessa organizzazione di Assange tramite Twitter: “I mesi a venire vedranno un mondo nuovo, dove la storia globale verrà ridefinita“. Tra il biblico e l’apocalittico la frase di WikiLeaks, così come indicativa quella in apertura oggi, presa in prestito da Alexander Solzenicyn: “Una parola di verità pesa più del mondo intero“. Il che fa prevedere una serie di pubblicazioni scottanti sin dalle prossime ore.
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