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Dipendenza dal sesso, è davvero una malattia?


Gli scienziati ritengono che possa essere una malattia mentale, ma c’è chi afferma che il sesso è un istinto naturale e, per tanto, non possa essere considerato una malattia


01.03.2011Foto: ©photoxpress.com/Slyadnyev Oleksandr



Gli scandali sessuali sono ormai all’ordine del giorno: riempiono le copertine delle riviste di gossip e, ultimamente, anche i palinsesti dei telegiornali.
Ma il sessuomane, o comunque chi è fortemente attratto dal sesso, è malato? Questa la domanda che si sono posti gli psichiatri d’oltreoceano.

Dopo aver attentamente vagliato tutte le possibilità, l’American Psychiatric Association sta pensando seriamente di aggiungere la dipendenza dal sesso nel loro Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders.
L’idea non ha mancato di scatenare polemiche poiché si sono sentiti oggetto di sospetta malattia mentale in molti, dato che la definizione di malattia o dipendenza non è del tutto chiara. Gli psichiatri, infatti, non specificano se il problema sia collegato al troppo sesso o al troppo poco… e se in una sana relazione di coppia in cui il sesso è praticato spesso debba essere considerato alla stregua di una malattia.

Secondo l’APA, la definizione di dipendenza sessuale comprende pensieri e comportamenti che sono perlopiù concentrati sul sesso: la ricerca costante di rapporti sessuali, la masturbazione… tanto che questi interferiscono con il normale svolgimento delle faccende quotidiane come il lavoro. Un po’ come dire che è meglio lavorare che fare sesso (Sic!).
E poi, chi non ricorda i tempi del liceo o dell’università? A quel tempo cosa si aveva in mente per la maggior parte del tempo? Tutti malati, insomma.

Il problema sorge quando qualcuno viene indirizzato in quelli che gli americani chiamano i rehab, quelle specie di cliniche in cui ci si rifugia per disintossicarsi. Se ci si va per liberarsi dalla droga, dal fumo o dall’alcol, be’, in questo caso l’astinenza che viene proposta è del tutto legittima. Ma quando si tratta di sesso, astenersi, se tanto ci dà tanto…

«Quasi tutti i programmi di trattamento [delle dipendenze] degli Stati Uniti dicono al paziente di astenersi, senza considerare ciò che il cliente è motivato a fare», spiega l’ex direttore dell’APA, dottor Thomas Horvath, il quale ammette che non esiste un modo semplice per insegnare ai dipendenti dal sesso come avere sane relazioni romantiche.
Certo, è chiaro che quando si sconfina nell’ossessione e, soprattutto, quando questa possa essere di danno agli altri qualche cosa da fare c’è. Tuttavia il sesso è una di quelle piacevoli attività che fanno girare il mondo e, a parte qualche rara eccezione, è difficile trovare qualcuno che non ne sia interessato. Come già detto: tutti malati, insomma.
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